CHE AFFARE LA CASA POPOLARE!

sabato 19 marzo ore 21.00
commedia dialettale

Commedia brillante di Loredana Cont, tradotta in lingua veneta
Compagnia SALE E PEPE di S.Giovanni Ilarione VR
regia Giulia Magnabosco

Commedia dialettale incentrata sulle vicissitudini di un’insoddisfatta famiglia veneta degli anni ‘90. I coniugi Ugo e Rina cercano di migliorare la propria condizione abitativa, non amando affatto l’appartamento in cui sono in affitto da anni. Per loro e le due figlie i locali sono stretti, la caldaia non funziona, i sanitari traballano… Dopo aver tentato, senza successo, di far fare delle ristrutturazioni al padrone di casa, la coppia, su suggerimento dell’amico Gino, ha la brillante idea di presentare richiesta di alloggio comunale, mettendo in atto tutti gli escamotage per rientrare in graduatoria, in primis riportando a casa l’anziana nonna dall’ospizio. La commedia porta all’estremo comico alcune dinamiche sociali come il rapporto genitori-figli, lo scontro padroni-affittuari, nonché la difficoltà di essere anziani. Spassosa commedia a ricalcare tutti quei personaggi che nella frenetica vita quotidiana ci passano spesso inosservati …

UNA SBERLA DELLA FORTUNA

sabato 9 aprile ore 21.00
commedia brillante contemporanea in lingua

di AA.VV
Compagnia TUTTINSCENA di Camponogara VE
regia Agostino Nalon

Cosa fareste se per caso vi capitasse di trovare una valigetta con dentro una valanga di banconote, ovvero ”Una sberla della fortuna”? È il compleanno di Enrico Perini e, come tutti i giorni, sta tornando dal lavoro in treno. È felice e spensierato più del solito, scende e apre la borsa per prendere guanti, sciarpa e tramezzino, ma … ma qualcuno deve averla scambiata per errore. La borsa è uguale, ma al posto del prelibato tramezzino trova incredibilmente un mare di banconote da 50 euro! Immaginate lo sconvolgimento del povero Enrico che, per contarle, si rifugia nei bagni della stazione arrivando a totalizzare in maniera convulsa la sbalorditiva cifra di 1.735.000 euro!!!
Rincasa agitato e trova la moglie affaccendata nei preparativi per una cena speciale, alla quale parteciperanno gli inseparabili amici Vittorio e Betty. Noncurante di tutto prenota due posti per il primo volo aereo in decollo e un taxi che li venga a prendere al più presto. Tuttavia la moglie non vuole sentire ragioni per partire così all’improvviso, per di più con tutto quel denaro di sospetta provenienza! Che sia un gioco pericoloso della mafia?! Neppure il tempo di pensarlo e suonano alla porta, Enrico si defila, l’ispettore della questura centrale lo sta cercando. Giovanna non sa che dire e men che meno cosa fare. Comincia a bere! Poco più tardi fa il suo ingresso anche l’ispettrice Scalese e la faccenda si complica, proprio come nel più classico dei noir francesi!
Commedia contemporanea dell’equivoco incorniciata da un’essenziale scenografia, ideata su due piani per valorizzare maggiormente l’azione scenica, dove gli attori sono intrappolati in una girandola di scene frenetiche, dal ritmo sempre più incalzante.

UNA SBERLA DELLA FORTUNA

Comunichiamo che, nostro malgrado, ci vediamo costretti alla
sospensione
degli spettacoli del 29 febbraio, 14, 21 e 28 marzo
per ordinanze di Regione/Comune/Curia, alle quali non si può transigere

Seguiranno nostri aggiornamenti sull’eventuale recupero e sul proseguo del calendario

sabato 28 marzo ore 21.00
commedia brillante in lingua

UNA SBERLA DELLA FORTUNA
di AA.VV.
Compagnia TUTTINSCENA (Camponogara)
regia Agostino Nolon

Cosa fareste se per caso vi capitasse di trovare una valigetta con dentro una valanga di banconote, ovvero ”Una sberla della fortuna”?
È il compleanno di Enrico Perini e, come tutti i giorni, sta tornando dal lavoro in treno. È felice e spensierato più del solito, scende e apre la borsa per prendere guanti, sciarpa e tramezzino, ma … ma qualcuno deve averla scambiata per errore. La borsa è uguale, ma non può essere la sua: al posto del prelibato tramezzino al formaggio ed insalata trova incredibilmente un mare di banconote da 50 euro! Immaginate lo sconvolgimento del povero Enrico che, per contarle, si rifugia nei bagni della stazione arrivando a totalizzare in maniera convulsa la sbalorditiva cifra di unmilionesettecentrotrentacinquemila euro!!!
Ma voi, cosa fareste al suo posto?
Rincasa agitato e trova la moglie indaffarata nei preparativi per una cena speciale, alla quale parteciperanno anche gli inseparabili amici Vittorio e Betty.
Noncurante di tutto, prende il telefono, prenota due posti per il primo volo aereo in decollo tra due ore e un taxi che li venga a prendere al più presto. Tuttavia la moglie non vuole sentire ragioni per partire così all’improvviso, per di più con tutto quel denaro, di assoluta sospetta provenienza! Che sia un gioco pericoloso della mafia?!!!
Suonano alla porta, Enrico si defila, l’ispettore della questura centrale lo sta cercando. Giovanna non sa che dire e men che meno cosa fare. Comincia a bere!
Poco più tardi fa il suo ingresso anche l’ispettrice Scalese e, allora, colpo di scena! La faccenda si complica, proprio come nel più classico dei noir francesi!

ALLA FINE ARRIVA SEMPRE L’ESTATE

sabato 12 ottobre ore 21.00
teatro d’autore

ALLA FINE ARRIVA SEMPRE L’ESTATE
di Arianna Franzan e Angelo Sicilia
Ass. Culturale Teatrale LA GIOSTRA (Arcugnano)
regia di Luisa Vigolo

Libero è un avvocato di grido, che sta attraversando un periodo di crisi, e si presenta quindi da uno psichiatra altrettanto famoso con l’apparente intento di farsi prescrivere dei semplici calmanti. Senza rendersene conto Libero si ritrova ricoverato in mezzo ai pazzi, in un manicomio vero e proprio, dove incontra Marco, un altro paziente, che sembra sapere molte cose. E dai discorsi tra i due si capisce che anche Libero non è lì per una semplice cura. C’è un motivo più profondo della sua permanenza in quel posto. La vita nell’istituto si svolge normalmente, tra pazienti depressi, schizofrenici o maniaci, tra un ex ballerina perennemente in preparazione per una prima che non ci sarà mai, e due catatoniche che parlano tra loro solo in sogno. E tra i vari episodi di vita di manicomio assistiamo a dei flashback in cui vediamo Libero affrontare i colloqui con il Dottore, Stefano. Ben presto si capisce che tra i due c’è stato qualcosa. E questo qualcosa, si intuisce, c’è stato anche con Marco. Marco che ora, combattuto tra il voler avvertire Libero del pericolo imminente, e la sua gelosia per Stefano, confonde ancora di più le idee di Libero, che pian piano sprofonda in un qualcosa che assomiglia sempre di più alla pazzia. Respinto definitivamente da Stefano, Libero si lascia andare definitivamente a questa follia, assieme a tutti gli altri pazienti, consapevole che ormai non c’è più via d’uscita, che resterà lì per sempre, scaricato per sempre da Stefano, ma nello stesso tempo suo prigioniero. Scaricato anche da una moglie che telefona per dire che non andrà a prenderlo per le vacanze…ormai è troppo tardi…

PAGAMENTO ALLA CONSEGNA

sabato 13 aprile ore 21.00
commedia brillante contemporanea

PAGAMENTO ALLA CONSEGNA di Michael Cooney
Compagnia AMICI DEL TEATRO DI PIANIGA – regia di Gianni Rossi

Frenetica commedia gremita di personaggi umoristici, goffi e stereotipati, cimentati in una farsa indecifrabile che ironizza in maniera cristallina sul sistema sanitario e di previdenza sociale. La spassosa vicenda ruota attorno ad una truffa ai danni dell’INPS: ma per il truffatore non sarà così facile pentirsi delle sue malefatte, complici una serie di divertenti personaggi che non faranno altro che aggrovigliare ulteriormente la già intricata faccenda portando la commedia ad un finale decisamente inaspettato!

EL GAROFOLO ROSSO

sabato 30 marzo ore 21.00
commedia dialettale d’Autore

EL GAROFOLO ROSSO di Antonio Fogazzaro
Compagnia LA TRAPPOLA (Vicenza) – regia di Alberto Bozzo

Atto unico in un colorito dialetto veneto ambientato ai primi del ‘900 dentro l’Ospizio dei nobili decaduti… le baruffe tra l’anziana contessa Marieta, astiosa vegliarda cieca, e l’ex marito che si ostina a cercare la sua compagnia per interesse. Causa di tanta acredine un garofolo rosso e la “so spussa”… Ormai prossima alla conclusione dei suoi giorni, assistita dalla fedele fantesca Tonina, la Contessa Marieta trova ancora la forza per mostrare il suo forte carattere, temprato dalle amare vicissitudini che la vita le ha riservato.

BOEING BOEING

sabato 16 marzo ore 21.00
commedia sexy contemporanea

IMPERDIBILE! La commedia più rappresentata al mondo con 18 mila repliche!
Record di incassi a Londra con 2035 repliche consecutive!

di Marc Camoletti – traduzione di Luigi Tani
Compagnia TRENTAMICIDELLARTE (Villatora PD) – regia Gianni Rossi

In assoluto una delle commedie più divertenti e rappresentate al mondo, narra le smargiassate amorose di un uomo d’affari di successo, riuscendo a destreggiarsi felicemente fra tre “fidanzate” straniere, tutte e tre hostess di tre compagnie aeree diverse e ognuna delle quali è convinta di esserne l’unica! Per un po’ tutto fila liscio ma, a volte, non tutte le ciambelle riescono col buco; la repentina riorganizzazione delle Compagnie aeree stravolge i turni di Gloria, Gabriella e Greta, provocando ritardi, complicazioni al calendario e conseguenze esilaranti in un’esplosione crescente di comicità. La situazione si complica ulteriormente con l’arrivo inatteso di Robert, un vecchio amico venuto dalla provincia che, suo malgrado, viene coinvolto grottescamente nelle peripezie che scaturiranno da una serie di imprevisti, fino all’inaspettato finale!.

LA PRESIDENTESSA

sabato 16 febbraio ore 21.00
commedia brillante contemporanea

di Maurice Hennequin e Pierre Veber
Compagnia CANTIERE NAUTILUS (VI) – regia di Daniele Berardi, consulenza artistica di P.G.Piccoli

L’esilarante piéce si rifà allo spirito del vaudeville, dove i personaggi e le situazioni si susseguono vorticosamente, con il contorno di musiche della belle époque, all’insegna del puro divertimento. Nel borgo provinciale di Gray la vita scorre tranquilla e a tratti monotona, con scarse soddisfazioni professionali e familiari per i compassati paesani. Ma se in casa del Presidente del Tribunale quasi contemporaneamente piombano un’avvenente attricetta di varietà e l’apparentemente irreprensibile Ministro della Giustizia, ecco che le vicende si complicano, i ruoli si confondono e gli equivoci si amplificano, trascinando i protagonisti fin negli austeri palazzi governativi di Parigi, in una girandola di scoppiettante comicità che trascinerà tutti verso il lieto fine.

SORELLE ZITELLE

sabato 26 gennaio ore 21.00 in abbonamento
commedia brillante contemporanea
REPLICA fuori abbonamento sabato 2 febbraio ore 21.00

di Massimo Abati, libero adattamento e regia di Franco Picheo
Compagnia ARCADIA (Torri di Quartesolo)

La Madama Dorè di una vecchia filastrocca aveva tante belle figlie e le voleva maritare solo con un buon partito: almeno con il re di Spagna! In questa vicenda, la “Madama Dorè” che dà lo spunto è  Adele la quale, dopo la morte prematura della figlia, ha cresciuto le sue tre nipoti con lo stesso sogno: vederle sposate con un ottimo partito. Il sogno tuttavia è rimasto irrealizzato alla morte di nonna Adele. A Vicenza, le tre nipoti Ester, Mariella e Graziella, infatti, sono tuttora conosciute come le sorelle zitelle, che condividono lo stesso appartamento e lavorano come parrucchiere nel salone dell’amica Fiorina. Tuttavia, le clausole del testamento della nonna  prevedono che per incassare l’eredità almeno una di loro si debba sposare…

BASTAVA ‘NA BOTA

sabato 1 dicembre ore 21.00
commedia dialettale

di Loredana Cont – adattamento scenico e regia di Davide Boato
Compagnia del MONDONEGO (Torreglia)

Una  brillante commedia  all’italiana  recitata in dialetto veneto.   Dopo anni di matrimonio Ivana e Fabio vivono un periodo di profonda crisi e di insoddisfazione che li porta alla decisione di dividersi senza un motivo particolare. La vicinanza e i consigli delle sorelle, della figlia e dello zio Cardinale non sortiscono l’effetto sperato. Ma quando la separazione sembra ormai inevitabile un imprevisto scombina le carte in tavola, a questo colpo di scena ne segue un altro. Arriveranno a separarsi ? O sono già separati ma non lo sanno ? O non vogliono più separarsi ?

TI AMO DA MORIRE

sabato 24 novembre (ore 21.00)
commedia brillante mix lingua e dialetto

di Nicola Pegoraro, ispirato al libro di Sabine Deitmer “Addio Maschio”
Compagnia IL COVOLO (Longare)regia di Nicola Pegoraro

La scena si presenta minimalista, ma per questo assolutamente non priva di impatto. ”Ti amo da morire”, frase ambigua e di sospette interpretazioni, si ispira al libro di Sabine Deitmer “Addio Maschio”, che il settimanale tedesco Der Spiegel ha definito come “una salutare ricetta per tutte le donne che hanno deciso di smettere con il vizio di amare troppo”. Lo spettacolo non intende suggerire ricette e soluzioni per i dilemmi eterni tra innamorati e, ancor più, le soluzioni proposte in questa pièce non sono da applicare nella vita reale. Le donne in scena sviluppano i loro intrecci con l’altra metà del cielo risolvendo i contrasti a loro modo, sbrigativamente e senza scrupoli. Per contro, i maschi tengono a chiarire che questi metodi sono surreali e che quanto accade sul palcoscenico è finzione … don’t try at home!, non fatelo a casa!

CAMERA A ORE

sabato 10 novembre ore 21.00
commedia dialettale

di Elisabetta Squarcina, traduzione e libero adattamento di Narciso Gusso
Compagnia GRUPPO TEATRALE CAORLOTTO (Caorle) – regia di Narciso Gusso

Augusto e Ida coppia di pensionati senza figli pensano di arrotondare la misera pensione che ricevono dall’INPS affittando una camera del loro modesto appartamen to, nel quale vivono circon dati da simpatici e tranquilli vicini. Un bell’annuncio sul giornale ed ecco risolto il problema! ma chi sarà il nuovo inquilino? Fra intrighi, fraintendimenti e colpi di scena, la storia diviene rocambolesca e alla fine la coppia troverà la soluzione migliore, … per ogni cosa!

NON SPARATE SUL POSTINO

sabato 27 ottobre ore 21.00 
commedia brillante contemporanea

di Derek Benfield – traduzione di Maria Teresa Petruzzi
Compagnia I LAMPIONI STORTI (Villanova-Camposampiero) – regia di Fioravante Gaiani

La vicenda si svolge in un castello. I proprietari, a corto di finanze, sono costretti ad aprire al pubblico, trasformandolo in meta turistica. Tra le antiche stanze, si sviluppa la storia che ha come protagonisti: – un quadro di grande valore; – due ladri appena usciti dal carcere con il vivo desiderio di vendicarsi; – una contessa decaduta ed il suo eccentrico marito he ha un hobby del tutto particolare: ama il tiro al postino…! Inoltre… – una coppia di sposini, – una cameriera facile agli innamoramenti, – una guida che si crede una sex symbol, – un capo boy scout con cinquanta ragazzini al seguito e … – una coppia di “rustici” turisti

L’AVOCATO DE LE CAUSE PERSE

sabato 7 aprile (ore 21.00)
commedia dialettale

di Antonio Stefani per la regia di Alvin
tratto dall’omonimo in lingua di Mario Amendola e Bruno Corbucci
Compagnia ASTICHELLO (Cavazzale)

Spettacolo leggero, di taglio estremamente comico ma non per questo privo di contenuti e di simbolismi, che si evidenziano a partire dalla scenografia.
La vicenda si svolge, infatti, all’interno di uno studio notarile di antica tradizione ma di assai modesto presente, ubicato in un vecchio palazzo del centro di Vicenza: ma ecco che la città – entità onnipresente, osservata e a sua volta osservatrice – diviene un tutt’uno con lo studio, quasi filtrando attraverso le pietre dei muri e lasciando impressi riflessi di sé sulle pareti, che non si limitano quindi a fare da contenitore, ma si aprono a un ideale mondo cittadino i cui personaggi – entrando dal grande portale – animano il racconto in una fusione continua tra ieri e oggi.
Fulcro della commedia è un modesto avvocato di provincia, disordinato e arruffone ma con un cuore d’oro, che vive la sua esistenza da scapolo sul filo dell’indigenza, affiancato solo dalla fedele governante, da anni pazzamente innamorata di lui ma non corrisposta. Il tran-tran dello spiantato professionista viene però rivoluzionato dall’improvviso arrivo di una giovane, sua lontana parente, che con la propria esuberanza e intraprendenza riesce a portare a tutto l’ambiente una nuova vitalità, che cambierà la vita del protagonista.
Arricchito da numerosi personaggi comici, che con dialoghi incalzanti e serrati creano equivoci ed episodi di esilarante comicità, lo spettacolo fornisce un vivace spaccato di vita quotidiana… regalando anche l’ovvio, scontato, irrinunciabile lieto fine.

COPA LA VECIA

sabato 24 marzo (ore 21.00)
commedia dialettale

tratto da “La Zuppiera” di Robert Lamoureaux
regia e versione in dialetto veneto di Piergiorgio Piccoli
Compagnia CANTIERE NAUTILUS (Vicenza)

In una famiglia di origini contadine, la proprietà di campi e vigne è stata ereditata da Nena, una vecchia tirchia, irosa e alquanto sbadata. Il fratello Pippo, discendente di quel ramo della famiglia dedito all’industria, ultimo erede di capostipiti un po’ troppo spendaccioni, si trova in gravi difficoltà economiche causa una malandata fabbrica di rubinetti. Per salvarsi dalla bancarotta cerca di concludere una mediazione con lo scopo di vendere le proprietà terriere della sorella ad una grande fabbrica di automobili, ma la vecchia rifiuta, e qui iniziano davvero i guai. La furba e losca cameriera Viviana riesce ad instillare in Pippo e sua moglie l’idea che l’unico modo per venire fuori dal grandissimo guaio sia… far fuori la vecchia! Dopo alcuni maldestri tentativi andati a vuoto, i protagonisti decidono quindi di chiedere l’aiuto di un killer, ma la vicenda si complica ulteriormente causa la visita inaspettata di un misterioso gentiluomo napoletano che viene coinvolto nei piani criminali. Da qui una serie di equivoci e malintesi che coinvolgono un agente di polizia imbranato, una giovane in cerca di marito, un malvivente un po’ fobico ed altri assurdi personaggi catapultati in una serie di avvenimenti che mettono in ridicolo i “cattivi” nella loro aggressività, nella loro cupidigia e in tutti quegli istinti omicidi che, fatti i conti con il buon senso ed i freni inibitori, possono alla fine risultare patetici e goffi, impossibili da rendere reali rispetto alle divertentissime fantasticherie che li precedono. Per la prima volta il Nautilus affronta una commedia in dialetto veneto, con un esito straordinario per quanto riguarda la freschezza dell’inventiva, la vivacità degli interpreti e la comicità dell’intera vicenda.

EL SINDACO IN MUDANDE

sabato 10 marzo (ore 21.00)
commedia dialettale

da “Si salvi chi può” di Tonino Micheluzzi
traduzione in dialetto veneto, adattamento e regia di Davide Boato
Compagnia MONDÒNEGO (Torreglia)

Ambientata nei primi anni ‘70, racconta di Amedeo Pignatta sindaco di un paese della campagna veneta che parte alla volta del Sud America, invitato da un vecchio amico di gioventù, ora divenuto ricco produttore di marmellata. Ma, casua naufragio dell’imbarcazione, il sindaco non arriverà mai a destinazione. Tutti lo credono disperso, nella peggiore delle ipotesi addirittura morto, ma … un’inattesa e inarrestabile sequenza di colpi di scena architettata dai famigliari trasforma la tragedia in commedia, rendendola addirittura piacevole, sicuramente sorprendente e senz’altro assolutamente burlesca.

IL MATRIMONIO PERFETTO

sabato 24 febbraio (ore 21.00)
commedia brillante contemporanea

di Robin Hawdon – traduzione di Mariella Minozzi per la regia di Anna Zago
Compagnia LO SCRIGNO (Vicenza)

Amore a prima vista e adulterio, scambi di persona e nuovi incontri, crisi di nervi ed un finale a sorpresa, sono questi gli ingredienti per un matrimonio perfetto! Uno sposo con un bernoccolo in testa, una sposa isterica, una sconosciuta nel letto dello sposo la mattina delle nozze! Succede a Bill, che, ancora sbronzo dopo l’addio al celibato, scopre di aver passato la notte nella suite nuziale con una misteriosa ragazza. E la fidanzata Rachel sta per arrivare! Con la complicità di Tom, il suo migliore amico e testimone di nozze, Bill cerca di ricostruire gli avvenimenti della notte appena passata, e di nasconderli a Rachel e ai suoi familiari, in un guazzabuglio di vuoti di memoria e ricordi improvvisi, mezze verità e sfacciate bugie, scambi di persone e fraintendimenti. Ad ingarbugliare ancora di più la situazione, una cameriera impicciona e la scoperta che la “misteriosa sconosciuta” non è poi così sconosciuta per tutti… Sarà davvero un matrimonio perfetto!

IL CALABRONE

ATTENZIONE!!! Purtroppo questo spettacolo, in cartellone sabato 20 gennaio,  è stato annullato, causa problemi tecnici legati all’allestimento della Compagnia Arcadia (confermate, per il momento, le repliche del 27 gennaio e del 3 febbraio)

sabato 20 gennaio 2018 (ore 21.00 – in abbonamento)
+ repliche (fuori abbonamento) sabato 27 gennaio e 3 febbraio ore 21.00
commedia brillante contemporanea

di Franco Ferri – libero adattamento e regia di Franco Picheo
Compagnia ARCADIA (Torri di Quartesolo)

La commedia è occasione per riflettere (e ridere) sulle dinamiche che rendono ogni famiglia un imprevedibile circo quotidiano, una giostra dalle mille diverse emozioni. Per riscoprire che, in fin dei conti, l’amore vero è più forte di tutto e può accomodare anche le situazioni più complicate.
Certe “cose” bisogna saperle fare! Tutti conosciamo bene la metafora dell’apina che incontra il fiore, e dopo nove mesi porta alla nascita di un bel bambino… Ma Germano Anselmi, romagnolo sanguigno vecchio stampo, ha un modo tutto suo per raccontarla: a suo dire, infatti, il merito (o la colpa) di una gravidanza non deve essere attribuito ad una mite ape, ma piuttosto ad un calabrone imbizzarrito, che vola qua e là senza criterio e senza controllo. Quel controllo che lui, capofamiglia tutto d’un pezzo, vorrebbe poter ancora esercitare sui due figli, Stefano e Sara: quasi avvocato il primo, giovane studentessa la seconda, entrambi però ormai cresciuti e liberi di fare le proprie esperienze senza per forza rendere conto al genitore. Il povero Germano ha la sensazione di non contare più nulla, anche perché, oltre ai figli, non si sente tenuto abbastanza in considerazione nemmeno dalle molte donne che lo circondano: la moglie Filomena, che in casa comanda fingendo di essere sottomessa; la domestica Marisa, poco incline a rispondere alle sue richieste; la portinaia Berta, ficcanaso e pettegola, come tutte le portinaie! In famiglia, anche per non dargli troppe preoccupazioni, spesso Germano viene tenuto all’oscuro di importanti novità; eppure a volte la sua esperienza sarebbe ancora molto utile. Soprattutto quando, nei romantici boschi di San Lorenzo frequentati dalle giovani coppie, i calabroni s’inebriano e prendono il volo con esiti imprevisti.

MOGLIE E BUOI

sabato 2 dicembre (ore 21.00)
commedia dialettale

scritto e diretto da Adriano Mazzucco
Compagnia MODUS VIVENDI (Verona)

La commedia ci presenta, in maniera divertente, una radicata ed insanabile rivalità tra due piccoli borghi, uno situato in collina e uno in riva al lago divisi da pochi chilometri di distanza. Ogni abitante di ciascuno dei due borghi è fieramente e campanilisticamente convinto della superiorità del proprio paese. Ma una ventata di freschezza e novità arriva a scalfire l’arrugginita ed ottusa contrapposizione: l’amore che sboccia tra un giovane di Montalto e una ragazza di Borgolino. “Moglie e buoi…”, ricca di personaggi caricaturali e sicuramente di divertimento per lo spettatore, è una commedia che strappa il sorriso, ma propone anche una riflessione sui pregiudizi e sulla possibilità di superarli. Garanzia di assoluto divertimento, lo spettacolo mette il dito nella piaga dei vizi della gente, trattando gli argomenti più delicati sdrammatizzandoli con argute battute, accentuate dal supporto del vernacolo.

MATRIMONIO IN CASA DI RIPOSO

sabato 25 novembre (ore 21.00)
commedia dialettale

liberamente tratto da “Ci sono cascato come un pollo” di Camillo Viticci per la regia di Luciano Sonda
Compagnia IL SIPARIETTO (Cassola)

Ispirata al motto “divertirsi per far divertire”, questa commedia dialettale va alla scoperta del modo in cui ricordano, comunicano e sognano le persone anziane, senza sottovalutare le loro fragilità ed eventuali raggiri a cui, talvolta inevitabilmente, sono esposte. Una deformazione comica della realtà oppure una triste realtà? Al pubblico la risposta, questo è il valore aggiunto del teatro.
La storia si svolge in una casa di riposo nella quale l’anziano Ferdinando, detto Nando, credendosi ancora un galletto appetibile nel pieno delle sue forze fisiche, viene convinto dall’infermiera che una giovane russa si sia innamorata di lui e che lo voglia sposare. Il matrimonio viene celebrato, ma con lui viene pure smascherato il disgustoso interesse economico…