EL GAROFOLO ROSSO

sabato 30 marzo ore 21.00
commedia dialettale d’Autore

EL GAROFOLO ROSSO di Antonio Fogazzaro
Compagnia LA TRAPPOLA (Vicenza) – regia di Alberto Bozzo

Atto unico in un colorito dialetto veneto ambientato ai primi del ‘900 dentro l’Ospizio dei nobili decaduti… le baruffe tra l’anziana contessa Marieta, astiosa vegliarda cieca, e l’ex marito che si ostina a cercare la sua compagnia per interesse. Causa di tanta acredine un garofolo rosso e la “so spussa”… Ormai prossima alla conclusione dei suoi giorni, assistita dalla fedele fantesca Tonina, la Contessa Marieta trova ancora la forza per mostrare il suo forte carattere, temprato dalle amare vicissitudini che la vita le ha riservato.

BOEING BOEING

sabato 16 marzo ore 21.00
commedia sexy contemporanea

IMPERDIBILE! La commedia più rappresentata al mondo con 18 mila repliche!
Record di incassi a Londra con 2035 repliche consecutive!

di Marc Camoletti – traduzione di Luigi Tani
Compagnia TRENTAMICIDELLARTE (Villatora PD) – regia Gianni Rossi

In assoluto una delle commedie più divertenti e rappresentate al mondo, narra le smargiassate amorose di un uomo d’affari di successo, riuscendo a destreggiarsi felicemente fra tre “fidanzate” straniere, tutte e tre hostess di tre compagnie aeree diverse e ognuna delle quali è convinta di esserne l’unica! Per un po’ tutto fila liscio ma, a volte, non tutte le ciambelle riescono col buco; la repentina riorganizzazione delle Compagnie aeree stravolge i turni di Gloria, Gabriella e Greta, provocando ritardi, complicazioni al calendario e conseguenze esilaranti in un’esplosione crescente di comicità. La situazione si complica ulteriormente con l’arrivo inatteso di Robert, un vecchio amico venuto dalla provincia che, suo malgrado, viene coinvolto grottescamente nelle peripezie che scaturiranno da una serie di imprevisti, fino all’inaspettato finale!.

LA PRESIDENTESSA

sabato 16 febbraio ore 21.00
commedia brillante contemporanea

di Maurice Hennequin e Pierre Veber
Compagnia CANTIERE NAUTILUS (VI) – regia di Daniele Berardi, consulenza artistica di P.G.Piccoli

L’esilarante piéce si rifà allo spirito del vaudeville, dove i personaggi e le situazioni si susseguono vorticosamente, con il contorno di musiche della belle époque, all’insegna del puro divertimento. Nel borgo provinciale di Gray la vita scorre tranquilla e a tratti monotona, con scarse soddisfazioni professionali e familiari per i compassati paesani. Ma se in casa del Presidente del Tribunale quasi contemporaneamente piombano un’avvenente attricetta di varietà e l’apparentemente irreprensibile Ministro della Giustizia, ecco che le vicende si complicano, i ruoli si confondono e gli equivoci si amplificano, trascinando i protagonisti fin negli austeri palazzi governativi di Parigi, in una girandola di scoppiettante comicità che trascinerà tutti verso il lieto fine.

SORELLE ZITELLE

sabato 26 gennaio ore 21.00 in abbonamento
commedia brillante contemporanea
REPLICA fuori abbonamento sabato 2 febbraio ore 21.00

di Massimo Abati, libero adattamento e regia di Franco Picheo
Compagnia ARCADIA (Torri di Quartesolo)

La Madama Dorè di una vecchia filastrocca aveva tante belle figlie e le voleva maritare solo con un buon partito: almeno con il re di Spagna! In questa vicenda, la “Madama Dorè” che dà lo spunto è  Adele la quale, dopo la morte prematura della figlia, ha cresciuto le sue tre nipoti con lo stesso sogno: vederle sposate con un ottimo partito. Il sogno tuttavia è rimasto irrealizzato alla morte di nonna Adele. A Vicenza, le tre nipoti Ester, Mariella e Graziella, infatti, sono tuttora conosciute come le sorelle zitelle, che condividono lo stesso appartamento e lavorano come parrucchiere nel salone dell’amica Fiorina. Tuttavia, le clausole del testamento della nonna  prevedono che per incassare l’eredità almeno una di loro si debba sposare…

BASTAVA ‘NA BOTA

sabato 1 dicembre ore 21.00
commedia dialettale

di Loredana Cont – adattamento scenico e regia di Davide Boato
Compagnia del MONDONEGO (Torreglia)

Una  brillante commedia  all’italiana  recitata in dialetto veneto.   Dopo anni di matrimonio Ivana e Fabio vivono un periodo di profonda crisi e di insoddisfazione che li porta alla decisione di dividersi senza un motivo particolare. La vicinanza e i consigli delle sorelle, della figlia e dello zio Cardinale non sortiscono l’effetto sperato. Ma quando la separazione sembra ormai inevitabile un imprevisto scombina le carte in tavola, a questo colpo di scena ne segue un altro. Arriveranno a separarsi ? O sono già separati ma non lo sanno ? O non vogliono più separarsi ?

TI AMO DA MORIRE

sabato 24 novembre (ore 21.00)
commedia brillante mix lingua e dialetto

di Nicola Pegoraro, ispirato al libro di Sabine Deitmer “Addio Maschio”
Compagnia IL COVOLO (Longare)regia di Nicola Pegoraro

La scena si presenta minimalista, ma per questo assolutamente non priva di impatto. ”Ti amo da morire”, frase ambigua e di sospette interpretazioni, si ispira al libro di Sabine Deitmer “Addio Maschio”, che il settimanale tedesco Der Spiegel ha definito come “una salutare ricetta per tutte le donne che hanno deciso di smettere con il vizio di amare troppo”. Lo spettacolo non intende suggerire ricette e soluzioni per i dilemmi eterni tra innamorati e, ancor più, le soluzioni proposte in questa pièce non sono da applicare nella vita reale. Le donne in scena sviluppano i loro intrecci con l’altra metà del cielo risolvendo i contrasti a loro modo, sbrigativamente e senza scrupoli. Per contro, i maschi tengono a chiarire che questi metodi sono surreali e che quanto accade sul palcoscenico è finzione … don’t try at home!, non fatelo a casa!

CAMERA A ORE

sabato 10 novembre ore 21.00
commedia dialettale

di Elisabetta Squarcina, traduzione e libero adattamento di Narciso Gusso
Compagnia GRUPPO TEATRALE CAORLOTTO (Caorle) – regia di Narciso Gusso

Augusto e Ida coppia di pensionati senza figli pensano di arrotondare la misera pensione che ricevono dall’INPS affittando una camera del loro modesto appartamen to, nel quale vivono circon dati da simpatici e tranquilli vicini. Un bell’annuncio sul giornale ed ecco risolto il problema! ma chi sarà il nuovo inquilino? Fra intrighi, fraintendimenti e colpi di scena, la storia diviene rocambolesca e alla fine la coppia troverà la soluzione migliore, … per ogni cosa!

NON SPARATE SUL POSTINO

sabato 27 ottobre ore 21.00 
commedia brillante contemporanea

di Derek Benfield – traduzione di Maria Teresa Petruzzi
Compagnia I LAMPIONI STORTI (Villanova-Camposampiero) – regia di Fioravante Gaiani

La vicenda si svolge in un castello. I proprietari, a corto di finanze, sono costretti ad aprire al pubblico, trasformandolo in meta turistica. Tra le antiche stanze, si sviluppa la storia che ha come protagonisti: – un quadro di grande valore; – due ladri appena usciti dal carcere con il vivo desiderio di vendicarsi; – una contessa decaduta ed il suo eccentrico marito he ha un hobby del tutto particolare: ama il tiro al postino…! Inoltre… – una coppia di sposini, – una cameriera facile agli innamoramenti, – una guida che si crede una sex symbol, – un capo boy scout con cinquanta ragazzini al seguito e … – una coppia di “rustici” turisti

L’AVOCATO DE LE CAUSE PERSE

sabato 7 aprile (ore 21.00)
commedia dialettale

di Antonio Stefani per la regia di Alvin
tratto dall’omonimo in lingua di Mario Amendola e Bruno Corbucci
Compagnia ASTICHELLO (Cavazzale)

Spettacolo leggero, di taglio estremamente comico ma non per questo privo di contenuti e di simbolismi, che si evidenziano a partire dalla scenografia.
La vicenda si svolge, infatti, all’interno di uno studio notarile di antica tradizione ma di assai modesto presente, ubicato in un vecchio palazzo del centro di Vicenza: ma ecco che la città – entità onnipresente, osservata e a sua volta osservatrice – diviene un tutt’uno con lo studio, quasi filtrando attraverso le pietre dei muri e lasciando impressi riflessi di sé sulle pareti, che non si limitano quindi a fare da contenitore, ma si aprono a un ideale mondo cittadino i cui personaggi – entrando dal grande portale – animano il racconto in una fusione continua tra ieri e oggi.
Fulcro della commedia è un modesto avvocato di provincia, disordinato e arruffone ma con un cuore d’oro, che vive la sua esistenza da scapolo sul filo dell’indigenza, affiancato solo dalla fedele governante, da anni pazzamente innamorata di lui ma non corrisposta. Il tran-tran dello spiantato professionista viene però rivoluzionato dall’improvviso arrivo di una giovane, sua lontana parente, che con la propria esuberanza e intraprendenza riesce a portare a tutto l’ambiente una nuova vitalità, che cambierà la vita del protagonista.
Arricchito da numerosi personaggi comici, che con dialoghi incalzanti e serrati creano equivoci ed episodi di esilarante comicità, lo spettacolo fornisce un vivace spaccato di vita quotidiana… regalando anche l’ovvio, scontato, irrinunciabile lieto fine.

COPA LA VECIA

sabato 24 marzo (ore 21.00)
commedia dialettale

tratto da “La Zuppiera” di Robert Lamoureaux
regia e versione in dialetto veneto di Piergiorgio Piccoli
Compagnia CANTIERE NAUTILUS (Vicenza)

In una famiglia di origini contadine, la proprietà di campi e vigne è stata ereditata da Nena, una vecchia tirchia, irosa e alquanto sbadata. Il fratello Pippo, discendente di quel ramo della famiglia dedito all’industria, ultimo erede di capostipiti un po’ troppo spendaccioni, si trova in gravi difficoltà economiche causa una malandata fabbrica di rubinetti. Per salvarsi dalla bancarotta cerca di concludere una mediazione con lo scopo di vendere le proprietà terriere della sorella ad una grande fabbrica di automobili, ma la vecchia rifiuta, e qui iniziano davvero i guai. La furba e losca cameriera Viviana riesce ad instillare in Pippo e sua moglie l’idea che l’unico modo per venire fuori dal grandissimo guaio sia… far fuori la vecchia! Dopo alcuni maldestri tentativi andati a vuoto, i protagonisti decidono quindi di chiedere l’aiuto di un killer, ma la vicenda si complica ulteriormente causa la visita inaspettata di un misterioso gentiluomo napoletano che viene coinvolto nei piani criminali. Da qui una serie di equivoci e malintesi che coinvolgono un agente di polizia imbranato, una giovane in cerca di marito, un malvivente un po’ fobico ed altri assurdi personaggi catapultati in una serie di avvenimenti che mettono in ridicolo i “cattivi” nella loro aggressività, nella loro cupidigia e in tutti quegli istinti omicidi che, fatti i conti con il buon senso ed i freni inibitori, possono alla fine risultare patetici e goffi, impossibili da rendere reali rispetto alle divertentissime fantasticherie che li precedono. Per la prima volta il Nautilus affronta una commedia in dialetto veneto, con un esito straordinario per quanto riguarda la freschezza dell’inventiva, la vivacità degli interpreti e la comicità dell’intera vicenda.

EL SINDACO IN MUDANDE

sabato 10 marzo (ore 21.00)
commedia dialettale

da “Si salvi chi può” di Tonino Micheluzzi
traduzione in dialetto veneto, adattamento e regia di Davide Boato
Compagnia MONDÒNEGO (Torreglia)

Ambientata nei primi anni ‘70, racconta di Amedeo Pignatta sindaco di un paese della campagna veneta che parte alla volta del Sud America, invitato da un vecchio amico di gioventù, ora divenuto ricco produttore di marmellata. Ma, casua naufragio dell’imbarcazione, il sindaco non arriverà mai a destinazione. Tutti lo credono disperso, nella peggiore delle ipotesi addirittura morto, ma … un’inattesa e inarrestabile sequenza di colpi di scena architettata dai famigliari trasforma la tragedia in commedia, rendendola addirittura piacevole, sicuramente sorprendente e senz’altro assolutamente burlesca.

IL MATRIMONIO PERFETTO

sabato 24 febbraio (ore 21.00)
commedia brillante contemporanea

di Robin Hawdon – traduzione di Mariella Minozzi per la regia di Anna Zago
Compagnia LO SCRIGNO (Vicenza)

Amore a prima vista e adulterio, scambi di persona e nuovi incontri, crisi di nervi ed un finale a sorpresa, sono questi gli ingredienti per un matrimonio perfetto! Uno sposo con un bernoccolo in testa, una sposa isterica, una sconosciuta nel letto dello sposo la mattina delle nozze! Succede a Bill, che, ancora sbronzo dopo l’addio al celibato, scopre di aver passato la notte nella suite nuziale con una misteriosa ragazza. E la fidanzata Rachel sta per arrivare! Con la complicità di Tom, il suo migliore amico e testimone di nozze, Bill cerca di ricostruire gli avvenimenti della notte appena passata, e di nasconderli a Rachel e ai suoi familiari, in un guazzabuglio di vuoti di memoria e ricordi improvvisi, mezze verità e sfacciate bugie, scambi di persone e fraintendimenti. Ad ingarbugliare ancora di più la situazione, una cameriera impicciona e la scoperta che la “misteriosa sconosciuta” non è poi così sconosciuta per tutti… Sarà davvero un matrimonio perfetto!

IL CALABRONE

ATTENZIONE!!! Purtroppo questo spettacolo, in cartellone sabato 20 gennaio,  è stato annullato, causa problemi tecnici legati all’allestimento della Compagnia Arcadia (confermate, per il momento, le repliche del 27 gennaio e del 3 febbraio)

sabato 20 gennaio 2018 (ore 21.00 – in abbonamento)
+ repliche (fuori abbonamento) sabato 27 gennaio e 3 febbraio ore 21.00
commedia brillante contemporanea

di Franco Ferri – libero adattamento e regia di Franco Picheo
Compagnia ARCADIA (Torri di Quartesolo)

La commedia è occasione per riflettere (e ridere) sulle dinamiche che rendono ogni famiglia un imprevedibile circo quotidiano, una giostra dalle mille diverse emozioni. Per riscoprire che, in fin dei conti, l’amore vero è più forte di tutto e può accomodare anche le situazioni più complicate.
Certe “cose” bisogna saperle fare! Tutti conosciamo bene la metafora dell’apina che incontra il fiore, e dopo nove mesi porta alla nascita di un bel bambino… Ma Germano Anselmi, romagnolo sanguigno vecchio stampo, ha un modo tutto suo per raccontarla: a suo dire, infatti, il merito (o la colpa) di una gravidanza non deve essere attribuito ad una mite ape, ma piuttosto ad un calabrone imbizzarrito, che vola qua e là senza criterio e senza controllo. Quel controllo che lui, capofamiglia tutto d’un pezzo, vorrebbe poter ancora esercitare sui due figli, Stefano e Sara: quasi avvocato il primo, giovane studentessa la seconda, entrambi però ormai cresciuti e liberi di fare le proprie esperienze senza per forza rendere conto al genitore. Il povero Germano ha la sensazione di non contare più nulla, anche perché, oltre ai figli, non si sente tenuto abbastanza in considerazione nemmeno dalle molte donne che lo circondano: la moglie Filomena, che in casa comanda fingendo di essere sottomessa; la domestica Marisa, poco incline a rispondere alle sue richieste; la portinaia Berta, ficcanaso e pettegola, come tutte le portinaie! In famiglia, anche per non dargli troppe preoccupazioni, spesso Germano viene tenuto all’oscuro di importanti novità; eppure a volte la sua esperienza sarebbe ancora molto utile. Soprattutto quando, nei romantici boschi di San Lorenzo frequentati dalle giovani coppie, i calabroni s’inebriano e prendono il volo con esiti imprevisti.

MOGLIE E BUOI

sabato 2 dicembre (ore 21.00)
commedia dialettale

scritto e diretto da Adriano Mazzucco
Compagnia MODUS VIVENDI (Verona)

La commedia ci presenta, in maniera divertente, una radicata ed insanabile rivalità tra due piccoli borghi, uno situato in collina e uno in riva al lago divisi da pochi chilometri di distanza. Ogni abitante di ciascuno dei due borghi è fieramente e campanilisticamente convinto della superiorità del proprio paese. Ma una ventata di freschezza e novità arriva a scalfire l’arrugginita ed ottusa contrapposizione: l’amore che sboccia tra un giovane di Montalto e una ragazza di Borgolino. “Moglie e buoi…”, ricca di personaggi caricaturali e sicuramente di divertimento per lo spettatore, è una commedia che strappa il sorriso, ma propone anche una riflessione sui pregiudizi e sulla possibilità di superarli. Garanzia di assoluto divertimento, lo spettacolo mette il dito nella piaga dei vizi della gente, trattando gli argomenti più delicati sdrammatizzandoli con argute battute, accentuate dal supporto del vernacolo.

MATRIMONIO IN CASA DI RIPOSO

sabato 25 novembre (ore 21.00)
commedia dialettale

liberamente tratto da “Ci sono cascato come un pollo” di Camillo Viticci per la regia di Luciano Sonda
Compagnia IL SIPARIETTO (Cassola)

Ispirata al motto “divertirsi per far divertire”, questa commedia dialettale va alla scoperta del modo in cui ricordano, comunicano e sognano le persone anziane, senza sottovalutare le loro fragilità ed eventuali raggiri a cui, talvolta inevitabilmente, sono esposte. Una deformazione comica della realtà oppure una triste realtà? Al pubblico la risposta, questo è il valore aggiunto del teatro.
La storia si svolge in una casa di riposo nella quale l’anziano Ferdinando, detto Nando, credendosi ancora un galletto appetibile nel pieno delle sue forze fisiche, viene convinto dall’infermiera che una giovane russa si sia innamorata di lui e che lo voglia sposare. Il matrimonio viene celebrato, ma con lui viene pure smascherato il disgustoso interesse economico…

IL CLAN DELLE VEDOVE

sabato 18 novembre (ore 21.00)
commedia brillante contemporanea (lingua)

di Ginette Beauvois Garcin e Marie Chevalier (traduzione di Luca Barcellona) per la regia e coreografie di Michela Cursi e AlionaChirita
Compagnia TARVISIUM TEATRO (Treviso)

Divertente commedia francese, pur se scritta vent’anni fa dalla famosa attrice e cantante Ginette Beauvais Garcin, risulta di una attualità sconcertante, tanto conserva ancor oggi la freschezza e il brio di allora. Lo spettacolo affronta con toni ironici e arguti il delicato tema della condizione vedovile, divisa fra rimpianti e disincanti, indugi della memoria e conquiste di autonomia.
Rosa Boscolo, donna fedele e dedita alle cure domestiche, entra a far parte del Clan delle Vedove a causa della morte, alquanto grottesca, del consorte. Le amiche le ripetono che è finito il tempo delle vedove inconsolabili, vestite perennemente a lutto e che è giunto il momento di vivere al meglio gli attimi fuggenti che la vita può ancora regalare. Nel momento in cui il ricordo del defunto Fosco viene idealizzato da Rosa, si presenta inaspettatamente la giovane e procace Sofia Bellon che, senza preamboli, dichiara di essere stata per anni l’amante del caro estinto e come se non bastasse, da quella relazione, sarebbero nate due gemelle. La scioccante rivelazione scatenerà tutta una sequenza di gustose e garbate gag sino al coup de théâtre finale, in cui le quattro amiche si renderanno conto che “la vita continua” per chi sa essere giovane dentro.

BADANTI

sabato 28 ottobre (ore 21.00)
commedia brillante contemporanea, mix dialettale e lingua

scritto e diretto da Fabrizio Piccinato
Compagnia ARTEFATTO (Verona)

02 badantiAdelmo, anziano signore burbero ed intollerante, vive nella sua casa con Vasélina (o Vaselìna come la chiama lui) la sua badante personale e con il borioso e fannullone nipote Silvio, che accetta di fare da vittima sacrificale dello zio pur di mantenere il proprio status di nullafacente. A sconvolgere questo equilibrio, instabile ma consolidato, arriva zia Adelina, l’anziana sorella di Adelmo che a causa di un improvviso malore rimane immobilizzata su una sedia a rotelle, incapace di parlare, e per questo viene portata a casa del fratello. Ad accompagnare zia Adelina c’è la badante Tania e l’ingresso in scena di questi due nuovi personaggi scatena impreviste dinamiche, specie tra le due badanti che si malsopportano a prima vista!

Ad appesantire il clima ci si mette poi una coppia di improbabili venditori porta a porta, propinando entusiasmanti viaggi in Liguria… Ma le sorprese sono in agguato, ad un tratto si scopre che è sparito il tesoretto che Adelmo teneva ben celato in una scatola di biscotti! E come nei migliori gialli, nessuno è immune da sospetto, ben presto partono le indagini condotte dal nipote Silvio che s’improvvisa “Sherlock Holmes della bassa”. Tra accuse incrociate, litigi e momenti di confronto aperto si arriva alla verità, con il colpevole sulla graticola. Tutti felici e contenti? Eh, no, perché questa commedia, tra una risata e l’altra, vuole dare anche qualche piccolo messaggio. Quanto accaduto ai “schei” è fonte di un epilogo del tutto inaspettato. Al di sopra di amore, odio, passioni, avidità, desideri e sentimenti, a vincere è … il Tempo!!!.

CABARET EN ROUGE

sabato 7 ottobre (ore 21.00)
varietà musicale

(fuori rassegna/fuori abbonamento)
info prenotazioni e prevendite a cura della Compagnia
371.3207778 – labcum@gmail.com

Compagnia LABCUM di Barbarano Vicentino
regia di Judith Zeelemberg e Michela Marangoni / coreografie di Cristina Fontana
costumi di Anna Maria Zavattiero / scenografie di Enrico Marangoni
audio e luci di Claudio Giovanni Bellin e Raimondo Riu

01 cabaret en rougeAngeline, uno scorcio di vita vissuta che diventa spettacolo dall’intreccio tra storie d’amore e personaggi scanzonati, tipici dei locali notturni parigini. In apertura, il Gran Cerimoniere tratteggia da par suo quel luogo surreale destinato a far rivivere la complicata storia di una giovane aspirante promessa del mondo dello spettacolo. All’amore, in verità tormentato, per Marcel, Lei preferisce le ammalianti luci della ribalta, attratta da musica e coreografie che tanto la eccitano nelle performance sul palco. E, parafrasando Cocciante, a Marcel non resta che commentare amaramente “Bella senz’anima!” … Insomma, gli artisti del cabaret ci aiutano a dimenticare il grigiore della vita quotidiana, grazie a qualche ora di spensieratezza con balli sensuali conditi da note jazz, il fascino di irrinunciabili gioielli e … l’ebbrezza del nuovo amore!

E alla fine tutti ai piedi di Angeline! Comici, mimi, musicisti, tangueri tentano di conquistare la femme fatale, ma inutilmente perché la diva del palcoscenico ha scelto per sempre di lasciarsi avvinghiare dalle folli notti del Cabaret!!!

BESAME, MARLENE…! ovvero la Canzone d’Autore tra le due guerre mondiali

Sabato 22 aprile 2017 (ore 21.00)
musicale di costume
Compagnia VICENZALIRICA – testi e regia di Pier Zordan
Simonetta Baldin (soprano)
Enrico Pertile (tenore)
Pier Zordan (baritono e narratore)
Andrea Scaramella (violino)
Stefano Bettineschi (pianoforte)
11-besame-marleneProgramma rinnovato: Torna a Surriento, Core ‘ngrato, Come pioveva, Mattinata, Vento, ‘O Paese d’ ‘o sole, ‘Na sera ‘e maggio, Parlami d’amore Mariù, Besame mucho, Lili Marlene …

Spettacolo-recital tematico, a tratteggiare il periodo tra le due devastanti guerre mondiali. Dunque, storia e musica a braccetto! Ma la musica ha aiutato a superare quei terribili momenti? Certamente si, violenze, pazzie e soprusi non sono riuscite e non riusciranno mai a sopprimere totalmente il pensiero! E l’arte è un mezzo straordinario per annichilire maniacali idee di sopraffazione e conquiste violente, contribuendo notevolemente a dare forza e speranza alla gente, anche nei momenti più difficili. Ma che brani si ascoltavano nella prima metà del ‘900? Beh, musicalmente erano molto accattivanti, piccole perle che si rifacevano al grande teatro lirico romantico di fine ‘800. A partire da una decina d’anni prima dell’attentato di Sarajevo, ecco servita una scaletta di programma in rigoroso ordine cronologico di prime esecuzioni, con titoli popolarissimi e resi immortali da cantanti lirici e pop del tempo. Chi non ha mai fischiettato Torna a Surriento, Core ‘ngrato, Vento, Mattinata, Besame mucho, Lilì Marlene, Parlami d’amore Mariù? Intercalati da una piacevole narrazione, con curiosità e aneddoti dell’epoca a collegare i vari pezzi, assisterete ad un florilegio tutto d’un fiato, a rinverdire tempi che la frenesia odierna vorrebbe dimenticare…

ED È SEMPRE VARIETÀ

Sabato 8 aprile 2017 (ore 21.00)
revival del varietà e avanspettacolo
Compagnia “LA TRAPPOLA” (Vicenza)
regia di Pino Fucito

10-varietaUna pianista di sala in frack e papillon, i tavolini accesi da antico “caffè chantant”, ballerine e lustrini, complici recitanti tra il pubblico pronti a rimbeccare, fischiare alle “curve procaci” o ad incitare gli attori in palcoscenico: questa la cornice di “Ed è sempre Varietà!”: il classico presentatore introduce e ammansisce il pubblico che acclama le provocanti ballerine in un alternarsi continuo di pezzi della tradizione interpretati in passato da Totò, i fratelli De Rege e, più recentemente, Walter Chiari, Ettore Petrolini, Alberto Sordi e Monica Vitti.  Il pubblico riscopre una comicità ancora vivissima, scioglilingua surreali, barzellette maliziose, scenette e siparietti come quello dell’equivocata purga, ello studio odontoiatrico scambiato per una casa chiusa, o dell’intrigo scaturito da una lettera anonima che annuncia le “corna”. Molte le canzoni d’epoca famose che aiutano a ricreare l’atmosfera dei tempi gloriosi del Varietà italiano.