sabato 15 febbraio ore 21.00
commedia dialettale
TRAMACI PAR L’EREDITÀ
tratto da “L’Erede universale” di François Regnard – traduzione in lingua veneta, adattamento e regia di Paolo Balzani.
Compagnia SCHIOTEATRO80
Era il 9 gennaio 1708 quando fu messo in scena per la prima volta il Légataire di quel Regnard che nella sua Francia otteneva un grandissimo successo, imitando il collega Molière e tentando di raggiungerne la immensa grandezza. Un cronista dell’epoca osservava sulla commedia: “Ne ho sentito un gran male, ma in compenso il teatro era sempre esaurito”. In effetti il successo fu tale che sbalordì la stessa critica, che guardava con superiorità questo Autore ancora troppo legato ai canoni della vecchia Commedia dell’Arte. Certo che a 35 anni dalla morte di Molière, nessuno avrebbe pensato che uno spettacolo potesse essere replicato ventitre volte in soli quaranta giorni ottenendo sempre il tutto esaurito. La critica che prima lo ignorava, gli contestava di avere imitato L’avare e forse anche quel suo essere poco elegante e troppo popolare.
Questa idea di commedia del popolo e il legame con la tradizione italiana della Commedia dell’Arte, hanno spinto Paolo Balzani a elaborare una traduzione di quella commedia che in italiano suona “L’erede universale”, mentre in lingua veneta diventa “Tramaci par l’eredità”. Si tratta di progetto culturale per dare da un lato quella maggiore freschezza e immediatezza che il vernacolo possiede, e dall’altro per attuare una sorta di legame storico tra la tradizione teatrale francese e la nostra, indiscutibilmente quella di Carlo Goldoni.
Oltretutto, l’elaborazione ha dato spunto per creare un ritmo moderno nell’impianto dell’opera classica, sottolineando la potenza espressiva del protagonista: Geronte, il vecchio avaro, genialmente esilarante nella sua ruvidità, ma altrettanto drammatico nella sua riflessione di una vita che inesorabilmente sfugge.