DI MALE IN MEGLIO

sabato 23 e 30 gennaio 2016 (ore 21.00)
commedia brillante contemporanea

di Giuseppe Aronne, adattamento e regia di Franco Picheo – Compagnia ARCADIA (Torri di Quartesolo)

05 di male inmeglioNei suoi “Esercizi di Stile”, lo scrittore francese Raymond Queneau raccontò la stessa breve storia in 99 modi differenti, enfatizzando di volta in volta uno specifico stilema narrativo: dalla versione piena di esclamazioni, a quella sviluppata solo sulle domande, passando per quelle centrate sulle cinque diverse percezioni sensoriali, e così via. “Di male in meglio!”, libero riadattamento scenico della versione originale scritta da Giuseppe Aronne, si presenta infatti come la commedia dei “mille e uno” equivoci. È questa senza dubbio la chiave narrativa preponderante della commedia: i malintesi, i qui pro quo, gli scambi di persona, le sostituzioni di oggetti si susseguono in un crescendo inarrestabile nel corso dei due atti.
La trama ci porta a seguire con simpatia ed apprensione le vicende della giovane Giorgia, la bella figlia dei benestanti Flavio e Lucrezia. Così benestanti che hanno alle loro dipendenze una servitù molto ampia, compresa l’intera famiglia dei fattori che badano ai campi e agli animali. Manco a dirlo, il figlio dei fattori, Luca, è un bel ragazzo coetaneo di Giorgia: tra i due, cresciuti insieme fin da piccoli, scocca fatalmente la scintilla dell’amore… Lo spettatore naturalmente tifa fin da subito perché il nobile sentimento trionfi, ma di mezzo ci si mette appunto una lunga serie di equivoci che si accavallano uno all’altro con molteplici sfaccettature, complicando le relazioni tra i vari personaggi:dai sintomi di una malessere che si prestano a varie diagnosi, ad un sogno così vivido da sembrare realtà;da una tazza di brodo per il cane scambiata per il tè da servire agli ospiti, a due cartelle cliniche invertite, fino alle parole sentite solo parzialmente, male interpretate, e poi più volte travisate passando di bocca in bocca (specie se qualche bocca in questione ha bevuto più di un bicchiere di troppo…
A questa concatenazione di equivoci si aggiunge la personalità sopra le righe di molti personaggi, come ormai abitudine per Arcadia, che ha nelle caratterizzazioni uno dei suo “marchi di fabbrica”: una serva insofferente e irriverente, un figlio mammone e un po’ cretino, una psicologa ninfomane, aumentano gli spunti per confondere ulteriormente le carte in tavola. A tutto beneficio del pubblico, che può divertirsi alle spalle degli stralunati e sventurati protagonisti, fino a festeggiare insieme a loro l’immancabile lieto fine.

Ingresso: interi euro 8 / soci “una montagna di teatro” € 7 / ragazzi fino 14 anni euro 4

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